NON SOLO SUSHI E SASHIMI: ALLA SCOPERTA DI PRELIBATE PIETANZE, ENTUSIASMANTI LUOGHI E INTERESSANTI CURIOSITA'


Osaka
Se vi dico sushi cosa vi viene in mente? Ebbene sì, oggi ci sposteremo in Estremo Oriente, vi farò conoscere i piatti che, dal mio punto di vista, meritano di essere assaporati qualora vi trovaste a visitare l’affascinante paese del Sol Levante. Quando si pensa ai piatti tipici giapponesi appare quasi naturale l’associazione al sushi (寿司), al sashimi (刺身). La cucina nipponica, però, non è solo sushi e sashimi, ma offre ben altre pietanze che in pochi conoscono. Con questo non voglio in alcun modo svilire la freschezza, il sapore, la genuinità che il sushi è in grado di regalare, anzi se non lo aveste ancora provato, vi invito a farlo. In Giappone, si possono trovare dai ristoranti più economici, dove il sushi è di fattura media e sono ristoranti per famiglie con il kaiten (sushi a nastro), fino ad arrivare ai ristoranti specializzati in sushi, dove si spendono circa 300 euro a persona. Ma lo sapevate che il sushi è originario della Cina? Proprio così, furono i cinesi che per la prima volta misero insieme pesce e riso. E non è finita qui! Pare che anche il ramen (ラーメン) sia di provenienza cinese. Non conoscete il ramen? Chi ha visto o letto anche solo di sfuggita Naruto, celebre manga di Masashi Kishimoto, sa benissimo di cosa sto parlando, perché è il piatto di cui il biondo protagonista va matto, non a caso la rondella bianca con spirale rosa contenuta nella pietanza prende il nome di naruto. Beh, per chi non lo conoscesse, il ramen è una zuppa servita calda contenente brodo, generalmente, di maiale o pollo, noodles e altri ingredienti che non possono assolutamente mancare, come uova, naruto, salsa di soia e cipolle verdi: una zuppa a dir poco nutriente e squisita! I migliori posti dove mangiarlo sono i piccoli ristorantini a conduzione familiare; un quartiere famoso per il 
Museo del Ramen, Yokoham
ramen è Roppongi, e uno dei ramen più buoni è senza dubbio il tonkotsu (maiale). Ma non vi ho ancora parlato del mio piatto preferito: i nikuman (肉まん). Si tratta di piccole focacce ripiene di carne, spesso, di manzo o di maiale e cotte al vapore, ma nulla vieta di farcirle diversamente e realizzare appetitose varianti (specialmente quelle cinesi, i baozi) come i pizza-man ripieni di salsa di pomodoro, formaggio e carne. I nikuman si possono trovare ovunque, ma un posto speciale dove mangiarli è certamente Yokohama, in cui l'odore di carne e pesce che gli stessi rilasciano si diffonde piacevolmente nelle strade. Yokohama è la seconda città più grande del Giappone e dista da Tokyo pochi minuti. Minato Mirai 21, è un quartiere di Yokohama, assolutamente da visitare, perché in essa è presente la Yokohama Landmark Tower, un enorme grattacielo al cui interno vi sono numerosi negozi, ristoranti, hotel e dal quale si possono ammirare l'imponente Monte Fuji e il centro abitato in tutto il suo splendore. Famoso in tutta la città è il museo del ramen, dedicato interamente ai tagliolini in brodo, ma ha anche una peculiarità poiché, oltre alla presenza di un negozio di souvenir, offre la possibilità a chi lo desidera di fermarsi a cenare.

Ramen
Beh, che dire poi degli onigiri (御握り), le prelibate polpette di riso con la caratteristica forma triangolare e tipicamente ripiene di tonno o salmone e condite con un piccolo ritaglio di alga nori, anche utilizzata nella preparazione del sushi. Per gli amanti della frittura, niente panico! Il tempura (天麩羅) fa al caso vostro. È una tipica frittura giapponese, la cui pastella è realizzata utilizzando due soli ingredienti, quali acqua e farina di riso. Gamberi e verdure, poi, vengono avvolti nella pastella che si presenta croccante e leggera. In alternativa al tempura, vi sono i takoyaki (たこ焼き), deliziose polpette di polpo fritte, tipiche di Osaka, città relativamente economica rispetto a Tokyo, ma diffuse ormai in tutto l’arcipelago giapponese. Nella zona meridionale di Osaka si trova Minami un quartiere molto affollato, ricco di negozi e ristoranti, ideali per passare divertenti giornate all'insegna del cibo e dello shopping. Sicuramente i luoghi migliori in cui assaporare i takoyaki sono gli stand di street food, sparsi per la città. Anche a Tokyo, lontano dal centro gremito di gente e dalle luci e insegne luminose che lo allietano, esiste un mondo inesplorato che accoglie molteplici street food.
Tranquilli, ho pensato anche a voi! In questa lunga lista non potevano di certo mancare i dolci!? Tra tutti, i mochi () sono quelli che personalmente preferisco e che, tra l’altro, si possono acquistare anche online. Trattasi di palline di riso glutinoso il cui interno può contenere fagioli rossi, o arachidi, o sesamo, o gelato e altro ancora. Non tutti, però, sanno che dietro questa prelibatezza si nasconde una spiacevole verità. La morbidezza che li rappresenta aumenta il rischio di soffocamento, infatti, ogni anno in Giappone i mochi mietono diverse vittime.  E meno male che si dice che portino fortuna! 😓 Esistono, poi, dei dolci che fanno tornare alla mente i pancakes americani. Sto parlando dei dorayaki (どら焼き), ovvero frittelle che vengono farcite con marmellata di azuki (fagioli rossi) e se avete visto Doraemon ricorderete sicuramente che questi dolcetti erano i suoi preferiti!
Dango
Altrettanto deliziosi sono i dango (団子), classici gnocchi di farina di riso o di riso glutinoso dalla consistenza liscia e morbida, accompagnati da un particolare tipo di caramello detto kuromitsu e come i mochi e i dorayaki rappresentano i dolcetti  tipici giapponesi conosciuti con il nome di wagashi (和菓子), i quali si possono trovare in qualsiasi negozietto, ma vi sono, addirittura, negozi specializzati in wagashi e possono raggiungere prezzi elevati date alcune decorazioni. Questi dolcetti dall'aspetto raffinato sono, in genere, serviti insieme a una tazza di tè verde nella cerimonia del tè. Il tè verde come il sushi e il ramen è di origine cinese ed è la bevanda più diffusa e consumata in Giappone. Ma anche il sake () è particolarmente amato dai giapponesi. È una bevanda alcolica a base di riso che tendenzialmente viene servita calda, ma non tutti sanno che può essere gustata anche fredda.
Insomma, la cucina giapponese rappresenta un’esperienza unica nel suo genere che vale la pena di essere vissuta almeno una volta nella vita ed è ricca di tradizioni e curiosità. A proposito, lo sapevate che le posate sono vietate a tavola perché considerate simbolo di violenza? E che non vengono mai serviti 4 pezzi di cibo nel piatto, perché quattro in giapponese si pronuncia “shi” che vuol dire “morte”?
E con queste piccole pillole di curiosità si conclude il nostro Viaggio di Sapore in Oriente, non vi resta altro che “armarvi” di bacchette e apprezzare ciò che questo bizzarro mondo propone.
Itadakimasu!!!

Lidia






Commenti

  1. Ottimo articolo! Ricco di informazioni e piacevole da leggere!

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  2. bellissimo articolo! Mi hai fatto venire una gran fame!

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  3. Non conoscevo tutte queste pietanze! Ottimo articolo, utile e soprattutto scorrevole. Mi hai fatto venire una gran voglia di sushi🍣😘

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